Impressioni di viaggio e commenti

Daniele Vergani (3 febbraio)

Caro Luca,

come commento alla fantastica esperienza in Dancalia, ti invio una “pseudo-poesia” che ho scritto subito dopo il nostro ritorno, durante una fase di flashback notturno, spero rappresenti bene le mie emozioni durante questo viaggio:

ETHIOPIA

Permani saldamente nella
mia mente, nei miei sogni e nel mio cuore, tu terra Madre dell’umanità.

Infondi al viaggiatore il malessere della partenza e sigilli nella sua anima la promessa del sicuro ritorno.
Trasmetti in chi ti visita le più
arcaiche e semplici espressioni di socialità e concordia, mostrando il vero carattere umano, il tutto manifestato in un’aura di unicità e condivisione.
Scuoti emotivamente chi ti attraversa, in modo da testarne il carattere, regalandogli così ricordi incancellabili.
Magica
terra d’Africa, inebriante elisir di vita, sconvolgi a tal punto d’
esser indispensabile.

A prestissimo!! Un abbraccio!

Daniele

Valentina Gambicorti (2 febbraio)

Gallettina 2012

Questo soprannome me lo porterò dietro con affetto per sempre, in ricordo di questa bellissima avventura. Il “fattore Africa” non era un’invenzione per spaventarci, esiste davvero e si è manifestato con tutta la sua irruenza, ma non è servito a privarci della nostra voglia di esserci, di vedere, di scoprire, di esplorare, di fotografare, di sapere, di stare insieme nella buona e nella cattiva sorte. Poche volte capita di avere una combinazione chimica così perfetta in un gruppo di persone che, dall’avere niente in comune, si ritrovano a condividere un viaggio, e credo che sia stata una di queste volte. Un grande abbraccio a tutti gli amici “dancali”, e un grazie infinito a Luca, capospedizione, guida, collega, compagno di viaggio, amico, fonte inesauribile di conoscenze, ispirazione.

Massimo Morachioli (2 febbraio 2012)

Ho scelto di affrontare il viaggio in Dancalia per motivi forse differenti dai miei compagni di viaggio. Ho deciso di partire in quanto avevo il bisogno interiore, dopo due ani e mezzo in cui la mia vita ha cambiato in modo marcato e repentino direzione, di mettermi alla prova, per ripetere, sebbene in misura e scala divers rispetto alla Dancalia, ciò avevo fatto da giovane. Erano state per me esperienze di vita che mi poi consentito di superare di slancio situazioni piuttosto difficili e complicate che ho potuto però affrontare con tranquillità e determinazione proprio . Ecco…avevo bisogno di fare un’esperienza forte per riprendere lo slancio necessario per affrontare nuove svolte importanti nella mia vita e per mettermi alle spalle gli ultimi difficili anni. Vi chiederete, ma forse se avete fatto la scelta di partire non ce n’è bisogno, cosa mi ha dato questo viaggio. Beh ora che con calma l’ho masticato, inghiottito e mentre lo sto ancora ruminando, posso dire che mi ha dato (quasi) tutto ciò che mi aspettavo mi desse. Il quasi sapete perchè…quell’erta ale mancato per un motivo così irrazionale per noi, ha lasciato un segno profondo, un rimpianto, un po’ di rabbia ma anche la consapevolezza dei propri limiti o dei limiti che bene o male ogni giorno, sebbene in maniera più soft ma non meno cattiva, incontriamo o proviamo a superare. Dicevo, cosa mi ha dato…non so bene spiegarlo, sono abituato a scrivere di cose tecniche io! Di sicuro la cosa più importante è sata la scelta di partire…quello è stato un grosso spartiacque che ho superato anche grazie all’insistenza di Luca, che mi ha fatto capire che ci teneva molto alla mia presenza. Poi, come qualcun altro ha scritto a margine di qualche foto, il viaggio in se coi suoi spettacoli naturali ed umani, il contatto con i compagni di viaggio, così variegati, diversi, per età e cultura ma così bene ed istintivamente amalgamati da subito. MI ha colpito molto la solidarietà che abbiamo tutti noi manifestato con chi era in difficoltà fisiche, della solidarietà che ho ricevuto quando anch’io sono crollato. Della pazienza con cui Daniele ha condiviso con me la stanza nonostante la mia tosse insistente …. Poi i clori, gli odori i sorrisi e le sassate, la visione di quei villaggi nella polvere, con quelle povere (?) anime che venivano a vedere chi stava passando o disturbando (?). Il lavarsi dopo due giorni con un litro e mezzo d’acqua, limitandsi al padre-figlio-spirito-santo (testa parti basse ascelle) come dice mia madre. Il dormire all’aperto (non lo facevo dai tempi dei campi di geologia!), con la felicità di esserci, aver visto la croce del sud grazie a Claudio. Il russare continuo di Pisellino funky e gli assoli di claudio, alessandro, e Danile con gli acuti di Gianni senza che ciò mi desse fastidio. (lo so, daniele dice che russo anch’io…). La carovana di jeep, i termitai, i villaggi di montagna, la polvere, il buon cibo, l’attenzione con cui Luca ha preparato tutto. INsomma mille motivi che presi ognuno per conto loro appaiono insignificanti, ma che ruminati al nostro interno sappiamo bene che dioventano una cosa importante per tutti noi. Eppoi Marta, Daniele, Jesssssica, Valentiva, Giulia, Anna, Agnese con il loro entusiasmo contagioso…ho rivisto in loro li miei occhi di trenta anni fa. Eppoi le ragazze Daniela, Silviai ragazzi Claudio, Marcello, Gianni, Luca, Alesandro, quel personaggio straordinario che è MI chele. I dialoghi sulla storia della Dancalia ed Etiopia senza il pregiudizi cukltural-politici. Insomma non voglio tediarvi oltre ma con queste righe ho voluto essenzialmente ringraziarvi per la vostra pazienza, spero di non essere stato troppo orgasmatico quando di fronte alle eclatanti visioni geologiche ho forse rumoreggiato troppo. ops …dimenticavo Raffaele e zzzzapri lo zaino zzzzz chiudi lo zaino….fondamentale esperienza anche quella

Jessica Chicco (1 febbraio)

Dancalia…una parola magica, una terra estrema ma affascinante al tempo stesso, un’esperienza unica che non si dimentica ma che rimane scolpita nella memoria….
io ho avuto la grande fortuna di esserci stata, di averla vissuta…
io ho avuto la grande fortuna di condividere una magnifica esperienza con persone speciali con cui si sono superati anche alcuni momenti di difficoltà…ma quando si è uniti come lo eravamo noi, i problemi svaniscono e lasciano spazio alla gioia, al divertimento, alla felicità di stare insieme…
Grazie a tutta la “famiglia dancala” e grazie a Luca di avermi permesso di far parte della spedizione!

Daniela Di Lecce (1 febbraio 2012)

LUCA- Il nostro capo: professionalità e passione….rispetto e attenzione. Voto 30 e lode.

 Un viaggio è fatto di tante cose: dei luoghi che vedi, della gente che incontri, del cibo che mangi, delle difficoltà che affronti, delle cose che impari, delle emozioni che provi…. se tutto questo lo puoi condividere coi tuoi compagni di viaggio…. sarà un’esperienza indimenticabile!

Si, davvero splendidi. Nonostante i problemi e’ stato un bellissimo viaggio. E con un bel gruppo e anche quello e’ importante.

Silvia Fregoli  (1 febbraio 2012)

E quando poi fa freddo … E tutto appare grigio e ti butti anche un po’ giù … Riguardi gli album della Dancalia x geologi e vedi tutti i nostri volti sorpresi, sorridenti, accaldati, curiosi, stupiti, divertiti, sofferenti, entusiasti … I colori cosi netti e abbaglianti… Gli occhi dei bambini e le loro mani, i suoni e i silenzi, gli odori forti, la paura, la gioia … Le stelle sopra di noi, la polvere, il sale, il sudore e l’acqua calda del bagno in notturna…E tutte le mille sensazioni vissute riaffiorano alla memoria e ti stupisci di come ti senti meglio, rincuorato e scaldato dalla gioia di aver condiviso con tutti voi questa incredibile avventura dell’anima. Grazie è stato e sarà indimenticabile… A presto!

 

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