Dancalia: il contributo dei geologi italiani nell’esplorazione dell’Afar – congresso 7 giugno 2024

A Roma, il 7 giugno 2024, presso il suggestivo Palazzetto Mattei in Villa Celimontana, sede della Società Geografica Italiana, si è svolto il congresso intitolato “Dancalia: il contributo dei geologi italiani nell’esplorazione dell’Afar ”.

L’evento organizzato da Luca Lupi (Società Geografica Pontederese, Vulcano Esplorazioni) e Saverio Romeo per conto di ISPRA- Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia, Società Geografica Italiana, Società Geologica Italiana – Sezione Storia delle Geoscienze ha affrontato, attraverso un approccio multidisciplinare, il ruolo cruciale svolto dalla comunità scientifica italiana e soprattutto quella geologica nell’esplorazione della regione della Dancalia, una delle aree geologicamente più affascinanti e meno conosciute dell’Africa orientale.

In cooperazione con: Consiglio Nazionale dei Geologi, Società Paleontologica Italiana,

Numerosi esperti sono intervenuti ciascuno contribuendo con le proprie conoscenze, esperienze di ricerca, informazioni e storie inerenti la regione della Dancalia :

professori universitari, ricercatori, geografi e storici, con l’obiettivo di valorizzare il contributo che storicamente la comunità geologica ha prodotto sull’area dancala, in termini di studi, ricerche, scoperte, rapporti, immagini e carte geologiche e geografiche, e di condividere nuove idee e linee di ricerca riguardo l’area in esame.

Programma

Video spot dell’evento, sintesi

Video spot dell’evento completo

L’evento è stato sponsorizzato dal lungimirante toru operator Kanaga Africa Tours 

Gli organizzatori Saverio Romeo e Luca Lupi durante l’inetrvento del prof. Enrico Bonatti

Enrico Bonatti e Luca Lupi davanti l’ingradimento della carta geologica-escursionistica della Dancalia

Spartaco Gippoliti e Luca Lupi accanto al busto di Orazio Antinori con lo sfondo delle fotografie dei presidenti della Società Geografica Italiana

Saverio Romeo, Luca Lupi e Lorenzo Rook

GALLERIA FOTOGRAFICA ISPRA

VIDEO EVENTO COMPLETO DI TUTTO IL CONVEGNO

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IL NUOVO TERRAGLIO: intervista all’esploratore Luca Lupi  di Carlo Franchini (video)
 
 

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Proiezione documentario della spedizione in Sudan che ritrovò la tomba di Carlo Piaggia

Alle ore 21,00 del 29 febbraio 2024 nella Sala Consiliare del comune di Capannori è stato presentato il documentario relativo alla spedizione esplorativa in Sudan del febbraio-marzo 2023 durante la quale fu rintracciata la tomba di Carlo Piaggia. Il filmato realizzato da Roberto Giovannini, componente del gruppo di spedizione, descrive fedelmente le fantastiche giornate di questa spedizione geografica del gruppo dei 5 toscani che sulle orme del Piaggia hanno raggiunto il luogo dove esalò i suoi ultimi respiri. La proiezione del documentario, realizzato da Roberto Giovannini, è stato preceduta da alcuni interventi dei protagonisti.

Lucca in diretta 22 febbraio 2024

Altopascio.info 25 febbraio 2024

 La Nazione 27 febbraio 2024

Comunicato Comune di Capannori 27 febbraio 2024

Durante serata è stata anche presentato la ristampa del volume  pubblicato a maggio 2022 Carlo Piaggia. Dalla Lucchesia all’Africa (1851-1882)“ (estratto sintetico della grande ricerca sul personaggio pubblicata nel 2017) aggiornato con l’aggiunta di 16 pagine a colori  col diario di viaggio della spedizione.

 Documentario sulla spedizione del 2023

(di Roberto Giovannini, anno 2023, Durata 39’15″, girato in digitale)

Sempre nella solita serata è stato annunciato pubblicamente la costituzione di un “Comitato per il Bicentenario della nascita (1827-2027) di Carlo Piaggia” che nei 3 anni a disposizione si è posto diversi ambiziosi obbiettivi per promuovere e valorizzare la figura dell’esploratore toscano.

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Nomina ad “Accademico Ordinario” della “Accademia delle Scienze di Siena” detta dei Fisiocritici

il 1 giugno 2023, a Siena nella prestigiosa sede della “Accademia delle Scienze di Siena” detta dei Fisiocritici, in occasione del 333° anno della nascita della stessa , Luca Lupi è stato insignito di una onorificenza quale la nomina ad Accademico Ordinario di una prestigiosissima istituzione nata nel 1691, una delle più antiche istituzioni scientifiche d’Italia.

  

I fondatori dell’Accademia coniarono il termine “Fisiocritici” dalla fusione di due parole greche: physis (natura) e criticos (giudici). il significato (studiosi in modo critico della natura) doveva ribadire la missione dell’Accademia ossia la ricerca della verità nei fenomeni naturali.

         

Video

 

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Nomina a “Socio Corrispondente” della Società Geografica Italiana

Il 17 gennaio 2023 con una email la Società Geografica Italiana ha comunicato a Luca Lupi di avergli conferito la nomina a “Socio Corrispondente” della stessa decisa circa un anno prima.

La decisione è stata presa in seno al Consiglio direttivo della Società Geografica Italiana che si è riunito da remoto, lunedì 24 gennaio 2022 su proposta del presidente prof. Claudio Cerreti :

<< Il presidente propone di nominare socio corrispondente, il dott. Luca Andrea Lupi, viaggiatore, esploratore, fotografo, scrittore e divulgatore scientifico, è considerato il massimo esperto multidisciplinare della regione africana della Dancalia. Il consiglio approva >>.

Con la seguente motivazione:

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2022, 10 settembre – Presentazione nuovo volume su Carlo Piaggia, Badia di Cantignano

2022, 23 maggio – Presentazione a Badia di Cantignano del nuovo volume su Carlo Piaggia, estratto della grande pubblicazione del 2017

Presentazione

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Uno studio italiano ‘riscopre’ il lupo rossastro dopo 120 anni (AGI)

https://www.agi.it/scienza/news/2020-04-20/lupo-rossastro-animali-dancalia-spartaco-gippoliti-luca-lupi-8385894/?fbclid=IwAR0Jg6vXy6jgc9WR0TfMAbj-jx-2tWrqhotAiijsnKgB8tvVKc-pdtZ4g70

Spartaco Gippoliti e Luca Lupi lo hanno localizzato in Dancalia, nel Corno d’Africa, Il ‘Canis mengesi’ fu descritto da uno zoologo tedesco nel 1897.

Non era stato mai più segnalato nella letteratura scientifica dopo la sua scoperta a fine ’800, da parte di uno zoologo tedesco: ora, dopo oltre 120 anni, il lupo rossastro riaffiora dal dimenticatoio grazie a due studiosi italiani che l’hanno localizzato in Dancalia (Afar), nel Corno d’Africa.

​L’incredibile storia del piccolo canide è tornata alla luce in un articolo (PDF) pubblicato online dal Bonn Zoological Bulletin di cui sono autori l’esperto di Mammiferi Spartaco Gippoliti, della Società Italiana per la Storia della Fauna, e la guida naturalistica Luca Lupi, uno dei massimi esperti multidisciplinari della Dancalia.

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Lupi è autore di alcune foto di un canide delle dimensioni di una volpe durante una sua spedizione nel gennaio 2018. Dopo un’accurata revisione della letteratura e un preliminare confronto dello scarso materiale disponibile nei musei, i due studiosi sono giunti alla conclusione che esiste nel Corno d’Africa un piccolo sciacallo con una distribuzione geografica limitatissima e probabilmente frammentata, descritto scientificamente dallo zoologo tedesco Theodor Noack nel 1897 con il nome di ‘Canis mengesi‘, dal nome dell’esploratore che lo aveva catturato, Joseph Menges.

 

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La foto di Luca è rimasta in una cartella del mio computer per un anno e mezzo sino a che mi sono deciso ad approfondire degli articoli tedeschi sulla variabilità degli sciacalli dorati africani”, ricorda Gippoliti, “ed è emersa l’interessante storia del Canis mengesi, lupo delle dimensioni di una nostra volpe. Benché ci siano moltissimi aspetti da approfondire con ulteriori studi morfologici e genetici, la nostra interpretazione dei pochi dati disponibili è stata valutata positivamente da quattro tra i maggiori studiosi di mammiferi a livello mondiale, e questo mi ha fatto particolarmente piacere”.

Il ‘Canis mengesi’ sembra sicuramente assente dalle aree costiere e meridionali della Dancalia, le più conosciute, e si troverebbe limitato alle aree più interne, dove abbondano territori rocciosi di origine lavica. Questa ipotesi dovrebbe guidare le future ricerche fa svolgere in Somalia per trovare anche le popolazioni da cui fu originariamente descritta la specie. “Con il nostro contributo forniamo una ulteriore evidenza che la conoscenza integrata della tradizionale letteratura zoologica e la conoscenza della geomorfologia e della biogeografia rimangono aspetti importanti per comprendere la biodiversità del nostro pianeta”, affermano i due autori.

https://www.zoologicalbulletin.de/BzB_Volumes/Volume_69_1/111_gippoliti_lupi_20200419.pdf

https://www.researchgate.net/publication/340769052_A_note_on_the_wild_canids_Carnivora_Canidae_of_the_Horn_of_Africa_with_the_first_evidence_of_a_new_-_forgotten_-_species_for_Ethiopia_Canis_mengesi_Noack_1897

altri articoli:

https://www.greenme.it/informarsi/animali/il-lupo-rossastro-etiope-esiste-ancora-la-specie-dimenticata-riscoperta-dopo-120-anni-da-uno-studio-italiano/

http://www.greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/la-riscoperta-del-lupo-rossastro-in-dancalia/

https://www.nelcuore.org/?p=46583

https://www.peopleforplanet.it/biodiversita-ri-scoperto-il-lupo-rossastro-della-somalia/?fbclid=IwAR3PwB4yHS2p_2x-5V9i6hzb_13_lRr-fUz3yBA9-wrRdpqVEzD8YcNLMCY

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https://www.ultimominuto.org/2020/04/20/la-riscoperta-del-lupo-rossastro-in-dancalia/

https://www.lanazione.it/pontedera/cronaca/un-pontederese-sulle-tracce-del-lupo-rossastro-1.5115766

https://www.noctuabook.com/post/vi-presento-il-lupo-rossastro

http://www.ilpuntoquotidiano.it/etiopia-il-lupo-ritrovato-grazie-agli-italiani/?fbclid=IwAR0sXCZq6U8GbmlDohEmn_NU8ppXnON-Lo4c6FXFqO5sK818o2UBvTopTMc

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Felice esito per Fatuma

novembre 2019

Dopo 9 mesi dal primo incontro Lupi, ritornato in Dancalia con un altro gruppo di turisti  in viaggio da Dessiè ad Asayta, ha rintracciato nuovamente il villaggio Afar chiamato Airolaf andando a chiedere informazioni sulla sorte della ragazza paralizzata Fatuma Alyma.

I familiari hanno raccontato che la ragazza è stata visitata e curata all’HEWO Hospital di Quihà (Tigrai) dall’equipe di medici italiani interessata dall’ambasciatore Arturo Luzzi. Con immenso piacere di Lupi e di tutti i turisti presenti è stato comunicato che Fatuma Alyma ora vive ad Asayta e la situazione è notevolmente migliorata tanto che  riesce a stare in piedi e anche a lavare i panni. Il padre messo al corrente dalla guida Mario Buglioni (Greenland) che Lupi aveva messo in moto tutto il meccanismo di soccorso lo abbracciava commosso e gli baciava a mano come da usanza dancala.

Riassunto storia

 

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Aiuto per Fatuma

Gennaio 2019, aiuto per Fatuma:

durante una visita ad un villaggio Afar, Lupi è venuto a conoscenza di un  grave problema medico di una giovane ragazza di nome Fatuma. Tra i partecipanti c’era il medico Dr. Luca Brivio, subito disponibile, ha fatto una  sommaria visita facendo alcune domande ai parenti.

Ne è venuto fuori che la ragazzina di circa 15 anni è immobilizzata a terra da circa 5 mesi, non cammina ed è solo capace di mettersi carponi senza riuscire nemmeno a sollevare il tronco. Tastandole le mani  ha rilevato che le dita sono fredde e flaccide senza nessun grado di irrigidimento muscolare. un medico resente nel gruppo dei turisti ha ipotizzato potesse trattarsi di una grave forma di sindrome di Guillane-Barrè.

La sindrome di Guillain-Barré è una malattia in cui il sistema immunitario del corpo attacca per errore parte del proprio sistema nervoso periferico. I primi sintomi di questa malattia comprendono debolezza e/o sensazioni di formicolio alle gambe; questi sintomi possono aumentare in intensità fino a impedire completamente l’utilizzo di alcuni muscoli e, quando viene manifestata in forma grave, può essere causa di paralisi più o meno completa.

In questi casi la malattia può diventare fatale, in quanto potenzialmente in grado di interferire con la respirazione e, a volte, con la pressione sanguigna o la frequenza cardiaca; situazioni come questa sono ovviamente un’emergenza medica e come tale richiedono immediata assistenza ospedaliera che garantisca supporto respiratorio e monitoraggio continuo dei parametri vitali.

Tra i partecipanti c’era poi la figlia di un neurologo dell’Ospedale San Carlo di Milano il prof. Giuliano Orsini, che consultato telefonicamente ha tratto il medesimo sospetto diagnostico.

Comprendendo la gravità della situazione abbiamo parlato coi parenti promettendo di interessarci con l ‘ambasciata italiana per sapere se fosse stato possibile far visitare la ragazza all’HEWO Hospital di Quihà (Tigrai). I parenti si sono detti disponibili a raggiungere in qualche modo l’ospedale qualora ci sia una concreta possibilità di ricovero\aiuto medico.

Abbiamo poi preso posizione GPS del villaggio e numero telefonico del fratello e dello zio per poter rintracciare velocemente il villaggio e i parenti.

Lupi ha interessato l’ambasciatore italiano in Etiopia Arturo Luzzi che subito si è attivato contattando il prof. Giorgio Pasquini, presidente di Lazio Chirurgia Solidale, riuscendo ad concordare una visita dal team di medici italiani che si alternano ogni anno all’Hewo Ospital di Quihà.

Prosegue: 18 novembre 2019

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Donati volumi e carta Dancalia al presidente della Regione Afar

Il 30 ottobre 2018 a Semera Luca Lupi ha incontrato Alo Aydahis Hasen, il responsabile dell’ Afar cultur & tourism bureau donandogli la “carta geologica-escursionistica della Dancalia” e ricevendo in cambio un manufatto artigianale, un contenitore per latte di dromedario.

Alo Aydahis Hasen  è nipote del sultano dell’Aussa Mohamed Jahio (Mahammad Yayyò detto Daddàs, che ha regnato in Afar dal 1927 al 1944, ampiamente te nei volumi storici di Lupi.

   

In quella occasione si sono accordati per incontrarsi nuovamente a gennaio 2019 per depositare i volumi “Dancalia, l’esplorazione dell’Afar un’avventura italiana” e farli successivamente avere in dono al nuovo presidente della Regione Afar, Awol Arba (poi eletto il 17 dicembre 2018)

Alo Aydahis Hasen  con i volumi Dancalia
 
 
 
H.E Ato Awol Arba, Presidente dell Afar National Regional State
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Doni a scuola di Asayta (Dancalia) gennaio 2018

Gennaio 2018: Giornata per visitare scuolina dancala ad Asayta, antica capitale del regno di Aussa, per donare materiale consumabile (quaderni, penne, etc..), e qualche pallone per giocare, piccolo ma concreto aiuto. L’approccio con i bambini dancali (Afar) e africani in genere è sempre fonte di gioia specialmente nelle fasi di gioco e anche durante le lezioni.

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