Gennaio 2019, aiuto per Fatuma:
durante una visita ad un villaggio Afar, Lupi è venuto a conoscenza di un grave problema medico di una giovane ragazza di nome Fatuma. Tra i partecipanti c’era il medico Dr. Luca Brivio, subito disponibile, ha fatto una sommaria visita facendo alcune domande ai parenti.
Ne è venuto fuori che la ragazzina di circa 15 anni è immobilizzata a terra da circa 5 mesi, non cammina ed è solo capace di mettersi carponi senza riuscire nemmeno a sollevare il tronco. Tastandole le mani ha rilevato che le dita sono fredde e flaccide senza nessun grado di irrigidimento muscolare. un medico resente nel gruppo dei turisti ha ipotizzato potesse trattarsi di una grave forma di sindrome di Guillane-Barrè.
La sindrome di Guillain-Barré è una malattia in cui il sistema immunitario del corpo attacca per errore parte del proprio sistema nervoso periferico. I primi sintomi di questa malattia comprendono debolezza e/o sensazioni di formicolio alle gambe; questi sintomi possono aumentare in intensità fino a impedire completamente l’utilizzo di alcuni muscoli e, quando viene manifestata in forma grave, può essere causa di paralisi più o meno completa.
In questi casi la malattia può diventare fatale, in quanto potenzialmente in grado di interferire con la respirazione e, a volte, con la pressione sanguigna o la frequenza cardiaca; situazioni come questa sono ovviamente un’emergenza medica e come tale richiedono immediata assistenza ospedaliera che garantisca supporto respiratorio e monitoraggio continuo dei parametri vitali.
Tra i partecipanti c’era poi la figlia di un neurologo dell’Ospedale San Carlo di Milano il prof. Giuliano Orsini, che consultato telefonicamente ha tratto il medesimo sospetto diagnostico.
Comprendendo la gravità della situazione abbiamo parlato coi parenti promettendo di interessarci con l ‘ambasciata italiana per sapere se fosse stato possibile far visitare la ragazza all’HEWO Hospital di Quihà (Tigrai). I parenti si sono detti disponibili a raggiungere in qualche modo l’ospedale qualora ci sia una concreta possibilità di ricovero\aiuto medico.
Abbiamo poi preso posizione GPS del villaggio e numero telefonico del fratello e dello zio per poter rintracciare velocemente il villaggio e i parenti.
Lupi ha interessato l’ambasciatore italiano in Etiopia Arturo Luzzi che subito si è attivato contattando il prof. Giorgio Pasquini, presidente di Lazio Chirurgia Solidale, riuscendo ad concordare una visita dal team di medici italiani che si alternano ogni anno all’Hewo Ospital di Quihà.
Prosegue: 18 novembre 2019